sabato 30 agosto 2008

AGOSTO 2008 - CROAZIA FINO IN FONDO



DIARIO DI BORDO

04 agosto 2008 - Partenza
Partiti da casa alle 11.00. Ci fermiamo su un'area di sosta vicino al confine. Prendiamo direzione Kozina ed entriamo in Slovenia. Teniamo sempre Fiume/Rjeka. Su questa strada non ci fanno pagare la vignette perchè strada vecchia. Non Troviamo traffico per cui arriviamo a KRK verso le 16.00. Prendiamo direzione Baska e andiamo a fare una visita del camping Zablace. A prima vista non ci entusiasma: lontano dalla spiaggia, solo due blocchi sanitari, piazzole non delimitate.
Malgrado ciò il paesaggio è piacevole. La roccia arida color sabbia incornicia il camping dando un sapore quasi desertico.
Decidiamo di piazzarci per un paio di giorni.

05 agosto 2008 - Baska (KRK)
Al mattino ci svegliamo con assoluta calma e dopo colazione decidiamo di usufruire dell'ingresso gratuito al wellness club di Baska. I bambini sono entusiasti di andare in piscina e la struttura non delude le aspettative. Nel primo pomeriggio facciamo ritorno al camper e ci rilassiamo un po'. Verso sera facciamo una puntatina alla spiaggia.
Fndo di ciotoli, bel contesto panoramico ma mare non eccezionale. I bambini sguazzano un po' nell'acqua e noi restiamo a godere dello splendido clima serale che offre la spiaggia già quasi vuota. Cena in camper e passeggiata in centro.
Il centro di Baska ci lascia senza parole: pieno zeppo di localini a luci soffuse, fantastiche portate di pesce e lounge pub.
Una montagna di gioventù affolla le strade.
Bel posto, ma troppo caotico per i nostri gusti.

06 agosto 2008 - direzione Plitvjce
Ci svegliamo con calma e ci prepariamo per lasciare il Zablace di Baska. Alle 10.00 siamo già in partenza. Usciamo da KRK e teniamo direzione Spalato. Il tratto di strada lungo la costa ci mozza il fiato. Mare in gradazione dal blu cobalto al verde smeraldo.
Fino a Senj costeggiamo sempre la costa di KRK poi prendiamo direzione Otocac ed entriamo nell'entroterra. Dopo qualche km ci rendiamo conto che il paesaggio quasi di montagna è totalmente o quasi disabitato. La strada per alcuni tratti dissestata rallenta il viaggio. Ci colpiscono le tante case disabitate e per la maggior parte mitragliate dall'ultima guerra. Qua e la piccoli monumenti commemorativi di caduti in guerra.
Arriviamo a Plitvjce nel tardo pomeriggio e ci appostiamo al Korana camping che ci soddisfa molto.
Anche qui il piazzamento è libero ma l'impressione è di essere in mezzo ad una vallata in tutta libertà. Ottimi i servizi, market e ristorante. Noi optiamo per cena in camper a base di cevapcici acquistati al market. Ci ritiriamo presto per dormire perchè l'indomani ci aspetta il giro ai laghi.

07 agosto 2008 - Plitvjce
Sveglia ore 07.00. Il camping offre un servizio navetta da/per i laghi ma con un unico passaggio di andata e un unico ritorno.
Decidiamo di spostare un camper per avere un po' più di flessibilità di spostamento.
Ci dirigiamo verso il parking n. 2 e lasciamo il camper in parcheggio custodito a pagamento.
Ingresso al parco 15 euro a testa c.a. per gli adulti mentre i bambini entrano gratuitamente.
Scegliamo il percorso H che sembra il più completo.
Il parco è un vero incanto, un paradiso.
Il percorso tuttavia è piuttosto faticoso, soprattutto per i bambini ma pensiamo ne sia valsa la pena.
Torniamo sconvolti al camping ma dopo doccia e cena ci lasciamo andare al relax sotto le stelle coperti con i nostri scaldotti.

08 agosto 2008 - direzione Pag
Sveglia ore 07.00.
Siamo nuovamente pronti per partire.
Si è deciso di spostarsi nell'isola di Pag.
Torniamo a Otocac per poi prendere l'autostrada sino a Pag. Facciamo una tappa a Otocac per fare la spesa al Lidl.
Mangiamo un panino al volo durante il viaggio e visto il lungo tratto autostradale azzardo anche a preparare un caffè con il camper in movimento. Pare abbia un gusto più buono... o così dice sempre il Toro.
Percorriamo la lunga galleria di Sveti Rok (5 km di panico per la Terenzia) e all'uscita troviamo un grigio temporale che non fa mancare anche una grandinata da cui per fortuna riusciamo a scappare visto che entriamo in un tunnel immediatamente successivo.
Terminato il tratto autostradale ci dirigiamo verso il piccolo ponte di attraversamento per arrivare a Pag.
Il paesaggio brullo e roccioso ha il suo fascino e la pennellata sul cielo di nuvole che si aprono dopo l'acquazzone rende il panorama ancora più variopinto.
Ci fermiamo al camping Simuni, tanto pubblicizzato lungo la costa appena percorsa, ma purtroppo è tutto pieno per cui ci dirigiamo a Novalja al camping Strasko. Il tratto di costa verso Novalja sembra rimboschito e molto più verde.
Arrivati allo Strasko facciamo il solito giro di perlustrazione ma troviamo posto solamente nella zona di camper free.
Di primo achito non abbiamo una buona impressione del camping ma poi troviamo un piazzamento di tutto decoro e decisiamo di fermarci sino a lunedì.

09 agosto 2008 - Novalja (Pag)
Al mattino partiamo in bici alla ricerca di una spiaggia fuori dal camping. Le spiaggie affollate non ci garbano per cui percorriamo una stradina sterrata e ci imbattiamo in una bella spiaggia libera e completamente a nostra disposizione.
Il mare è discretamente limpido anche se con fondo a grossi ciotoli.
Ci concediamo il primo vero bagno e ci sentiamo totalmente in ferie!
La sera prendiamo il trenino messo a disposizione dal camping e andiamo a Novalja per cenare fuori.
Purtroppo le nostre aspettative culinarie vengono disattese da una cena veramente pessima.
Orrore i Cevapcici gommosi e nulla da dire su portate di pesce a base di aglio e dall'aspetto poco gradevole.
Al ritorno verso la stazione del trenino ci facciamo quattro sane risate nel guardare la fauna che si aggira in centro.
Animali da discoteca in tenute inenarrabili stile anni 80. Fenomeni da baraccone con macchine truccate, vetri abbassati e musica a spacca timpano con tanto di braccio fuori!

10 agosto 2008 - Novalja Pag
Al mattino visitiamo in bici Novalja. Bel lungo mare con tratti di costa smeralda.
Ci concediamo di fare un po' di shopping.
Pomeriggio in spiaggia e serata tranquilla in camper con grigliata di carne nostrana.
Molto meglio del ristorante!

11 agosto 2008 - direzione Zadar / Zara
Pronti a rifare il fagotto, pulizie di rito al camper e via verso Zara. Arrivati in zona non troviamo campeggi comodi al mare e visto l'avvicinarsi di ferragosto comincia a farsi presente il problema del pienone.
Dopo varie manovre in mini autokamp decidiamo di puntare a Sibenik e proprio sulla costa torivamo ciò che fa al nostro caso. Pirovac, un minuscolo paese su un'insenatura fronte isola di Murter, super tranquillo e lontano anni luce dal caos e dalla baldoria. Autokamp Miran.
Per la ioia della Terenzia parcheggiamo il camper in riva al mare e niente schiamazzi intorno.
Servizi discreti, docce con acqua fredda. Qui sembra che sia maggio perchè il camping è quasi deserto e finalmente abbiamo trovato ciò che fa per noi.

12 agosto 2008 - Pirovac
Giornata di mare e spiaggia.
Finalmente Wendy fa il varo del gommone e della canoa e realizza il sogno di navigare in totale solitudine sino alla costa di fronte.
Visita del centro di Pirovac anche se nulla di rilevante a parte il bel mercato di frutta fresca dove io e Terenzia approfittiamo sunito per un piccolo approvvigionamento.
Serata con grigliata di carne in camper con vista sul mare e tramonto mozzafiato.

13 agosto 2008 - direzione Korkula
Partiamo a metà mattina con direzione Korkula.
Ci atende un viaggio piuttosto lungo con un tratto di costa di 280 km c.a.
La strada Magistrala costeggia il mare e restiamo senza parole giunti all'altezza di Primosten e Sibenicco dove come per un incantesimo il colore del mare si fa verde smeraldo e blu cobalto. Uno spettacolo vero.
Superato Spalato e visto il traffico della Magistrala, decidiamo di spostarci nell'entroterra per prendere l'autostrada.
All'altezza di Pisak lasciamo la Magistrala. La cartina geografica segna l'autostrada all'altezza di Sestanovac.
Inizia per noi un pomeriggio davvero avventuroso.
Passato il centro di Sestanovac ci avventuriamo per una strada tortuosa e stretta dove se si incontra un'altra macchina si fatica a passare ed essendo l'unica strada esistente transitano anche mezzi pesanti.
Cammina... cammina... dell'autostrada nessuna traccia .. anzi andiamo sempre più fuori dal mondo.
Sembra di essere tornati indietro di 30 anni, nessun cartello e un caldo soffocante.
Alla fine giungiamo davanti ad una strada mulattiera .
Qui ci fermiamo vicino ad un cimitero in mezzo al nulla cosmico e davanti a noi una bella strada di sassoni.
Qui facciamo la conoscenza di una simpatica coppia composta da due anziani olandesi che si guardano sperduti alla ricerca di un tratto di civiltà.
Where is the street?? ah ah ah
Io e Wendy lasciamo il corso di inglese per prendere il cammino sulla mulatiera per vedere se è percorribile con i camper e soprattutto se si ricongiunge con la strada principale.
Cammina... cammina in mezzo al niente ma dopo 10 minuti di cammino a passo sostenuto decidiamo di tornare al camper per tentare di percorrere la strada con il camper.
Facciamo un accordo con i nonnini olandesi stabilendo che se entro un'ora non ci vedono significa che abbiamo ritrovato la strada.. che ci abbiano capiti... ?
Via per la strada di sassi... scricchiola e scrocchiola il camper al punto che dopo un quarto d'ora giriamo e torniamo indietro.
A 200 mt dal famoso cimitero ci imbattiamo nel camper degli amici olandesi che ovviamente non avevano capito una mazza.
Ovviamente la mulattiera non permette il doppio senso di marcia e la nonna olandese che si trova al volante suda come un maiale prima della mattanza.
Scendo dal camper e vado a vedere il da farsi. Wendy mi chiede di fargli da traduttore e propone ai nonni di mollargli il camper per eseguire la retro.
La signora in pieno panico non si fa ripetere due volte la proposta e dopo pochi minuti siamo nuovamente sull'asfalto.
Sguardo all'ora... Sono già le 16.00 e mancano ancora 200 km alla meta...
Si decide di tornare sulla costa e riprendere la Magistrala.
L'ultimo tratto di strada lungo il Sabbioncello lo percorriamo al tramonto strabuzzando gli occhi dalla stanchezza.
Giungiamo a Orebic dopo le 21.00 e fortunatamente troviamo un'area di sosta camper vicino al porto.
La signora bergamasca ci fa pagare 40 kune per la notte e noi per festeggiare l'arrivo ce ne andiamo al ristorante a mangiare una bella fritturona di pesce.
Non ci resta che andare a dormire.

14 agosto 2008 - Korkula andata e ritorno
Colazione veloce e via verso il traghetto.
Diamo una veloce occhiata a Orebic che ci lascia stupiti per le belle spiaggie, il mare trasparente e una lunga via centrale con le ville signorili dei capitani di lungo corso.
Il traghetto parte ogni 30 minuti e il biglietto costa una trentina di euro scarsi. 10 minuti e si è già su Korkula.
500 mt dopo il porto sulla destra si trova l'ingresso del camping Kalak.
Io e la Terenzia andiamo in visione.
Il camping ha belle piazzole ampie e ombreggiate e sembra ben servito, ma non ha spiaggia e l'unico tratto balneabile è il porto... tristezza.
Lasciamo il Kalac con la speranza di trovare altri campeggi o autokamp più interessanti.
Anche Korkula è attraversata da un'unica strada stretta e tortuosa e gli altri campeggi che troviamo non possono nemmeno essere chiamati campeggi...
Sconfortati, stanchi morti e pure puzzolenti... vista la mancata doccia decidiamo di tornare al porto.
Doveroso dire che Korkula è un presepe... mare spettacolare, stupendo centro abitato ma non va bene per i camper.
Arrivati al porto facciamo una riunione e decidiamo di prendere il traghetto che ci riporta sulla costa a Drvenik: 3 ore di navigazione che a un prezzo di 50 euro totali ci levano un bel centinaio di km di strade tortuose e difficili.
Nell'attesa del traghetto ci concediamo un bagno di addio a Korkula. Un mare divino!
Arriviamo a Drvenik dopo le 19.00 e risaliamo verso Makarska riviera.
Cerchiamo un camping di fortuna dove passare la notte.
Arrivati a Baska Voda troviamo un camping e ci buttiamo a pesce.
Oramai è buio pesto per cui ci piazziamo al meglio e domani guarderemo dove siamo arrivati.
Doccia e a letto.... doccie da film dell'orrore!

15/16 agosto Baska Voda
Ci svegliamo in un silenzio irreale.
Il camping con alberatura fitta sembra un bosco di montagna selvaggio.
Tutto sembra un po' lasciato allo stato brado. I servizi del camping sembrano un residuato di un campo di concentramento.
Non ci siamo proprio... pensiamo.
Riunione speciale del gruppo...
Decidiamo di trascorrere i giorni di ferragosto e finito il caos... il 17 partiremo per l'Istria. Siamo stanchi di cercare quello che non riusciamo a trovare!
Conveniamo che la Dalmazia è veramente bella, con paesaggi a picco sul mare e baie mozzafiato, contrasti di colori stupendi, ma purtroppo non ancora strutturata per il turismo itinerante. Non abbiamo mai trovato aree di sosta, gli scarichi chimici sembrano roba futuristica... la maggior parte dei campeggi è di dimensioni minuscole e non possono accogliere mezzi di grandi dimensioni... la tenda canadese sarebbe stata ottima per questo viaggio... eh eh...
Dopo aver preso la decisione pensiamo comunque di andare a visitare i dintorni e dopo 20 minuti di cammino giungiamo alla meraviglia di spiaggia di Basko.
Ultimo spettacolo della Dalmazia che vale l'avventura vissuta e ci ripaga per essere arrivati comunque sino a qui.

17 agosto 2008 direzione Rovigno (Istria)
Che dire... della Dalmazia ci resterà impresso un ricordo piuttosto burrascoso perchè anche il viaggio di ritorno verso il nord è stato costellato di sorprese.
35 km di colonna in autostrada... tunnel dello Svetj Rok e Mala Kapela con lavori in corso.
12 ore di strada per arrivare alla tanto sognata Rovigno.

Rovigno? vista e rivista... ma sempre un posto che merita di essere visto e rivisto e rivisto ancora...



Conclusioni di viaggio:
mio papà, camperista da più di 20 anni dice sempre:"il camper è sempre un'avventura!"